PROTOCOLLO PIAGHE DA DECUBITO
La prevenzione ed il trattamento delle lesioni cutanee, costituiscono un'area importante dell'assistenza infermieristica. Uno degli indicatori presenti fra i 79 del D.P.R. 14/1/97 si riferisce al numero di utenti con lesioni da pressione per valutare le qualità delle strutture e la qualità dell'assistenza erogata. L'utilizzo e la condivisione, da parte di tutti gli operatori sanitari, di linee guida per la prevenzione ed il trattamento delle lesioni da pressione conduce ad una riduzione dell'insorgenza di tale fenomeno, nonché ad un miglioramento delle prestazioni. Considerato che il paziente ricoverato in rianimazione, secondo l’indice di Norton è da ritenersi ad alto rischio di lesione da pressione, si sensibilizza il personale che opera in rianimazione a rispettare i pilastri del protocollo di prevenzione: 1) la mobilizzazione 2) l' alimentazione 3) l' igiene personale 4) il letto e la biancheria 5)l'incontinenza
Definizione di piaga da decubito
Le lesioni da decubito si definiscono come un danno cutaneo e/o dei tessuti sottostanti, localizzato per lo più in corrispondenza di prominenze ossee, quale risultato della pressione eventualmente associata a forze di taglio gravanti per un certo intervallo di tempo sul distretto cutaneo interessato. Se la funzione dei recettori dolorifici viene meno, il danno ischemico si protrae per un intervallo temporale più lungo, portando a necrosi dei tessuti cutanei. Le lesioni da decubito si formano per la presenza concomitante di fattori intrinseci e fattori estrinseci. La riduzione di mobilità e di attività, infatti, riduce la possibilità di cambiare posizione ed espone maggiormente il paziente a pressione e forze di taglio. La scarsa percezione sensoriale inficia la possibilità di avvertire dolore e quindi di cambiare posizione aumentando anch’essa la pressione e i danni sul circolo capillare.
PREPARAZIONE DEL LETTO DELLA LESIONE
Nonostante le moderne tecniche di riparazione dei tessuti lesionati, che prevedono l'utilizzo delle biotecnologie atte alla riparazione, ancora oggi si assiste a trattamenti della lesione non mirata alla rimozione di tutte quelle barriere che ostacolano la guarigione, tale preparazione viene detta Wound Bed Preparation, ossia preparazione del letto della lesione, rimozione delle barriere locali. Che prevede la rimozione: della necrosi, fibrina, della carica batterica, controllo e riduzione degli essudati, correzione disfunzione cellulare, correzione dello squilibrio biochimico, importantissima anche la valutazione delle 4 aree cliniche dette T.I.M.E.
T.I.M.E - sono le 4 aree cliniche importanti per poter effettuare la preparazione del letto della lesione, la ricostruzione tissutale:
T - Tessuto non vitale o carente-Necrosi-sloug-fibrina.
I - Infezione o infiammazione.
M - Macerazione, secchezza, squilibrio dei fluidi.
E - Epidermide, margini non proliferativi o sottominati.
T - Tessuto non vitale o carente-Necrosi-sloug-fibrina
Una lesione ricca di tessuto necrotico, tessuto carente e fibrina presenta anche un'elevata carica batterica. Per favorire la rimozione atraumatica di tali tessuti, bisogna utilizzare dei prodotti atti allo sbrigliamento dei tessuti carenti. Il debridment può essere di natura enzimatica oppure autolitica.
Debridment enzimatico:
Sostanza a base di una preparazione enzimatica di collagenasi e cloramfenicolo. Posizionandolo sul tessuto necrotico, ne provoca il degradato; il prodotto ha anche capacità di favorire la ricostruzione dei tessuti lesionati. Detergere la lesione con fisiologica, posizionare con abbassalingua sterile la preparazione di collagenasi e cloramfenicolo, chiudere con medicazione secondaria, e con cerotto in TNT. La medicazione deve essere rinnovata ogni giorno e trattata fino al distacco dei corpi carenti.
T.I.M.E - sono le 4 aree cliniche importanti per poter effettuare la preparazione del letto della lesione, la ricostruzione tissutale:
T - Tessuto non vitale o carente-Necrosi-sloug-fibrina.
I - Infezione o infiammazione.
M - Macerazione, secchezza, squilibrio dei fluidi.
E - Epidermide, margini non proliferativi o sottominati.
T - Tessuto non vitale o carente-Necrosi-sloug-fibrina
Una lesione ricca di tessuto necrotico, tessuto carente e fibrina presenta anche un'elevata carica batterica. Per favorire la rimozione atraumatica di tali tessuti, bisogna utilizzare dei prodotti atti allo sbrigliamento dei tessuti carenti. Il debridment può essere di natura enzimatica oppure autolitica.
Debridment enzimatico:
Sostanza a base di una preparazione enzimatica di collagenasi e cloramfenicolo. Posizionandolo sul tessuto necrotico, ne provoca il degradato; il prodotto ha anche capacità di favorire la ricostruzione dei tessuti lesionati. Detergere la lesione con fisiologica, posizionare con abbassalingua sterile la preparazione di collagenasi e cloramfenicolo, chiudere con medicazione secondaria, e con cerotto in TNT. La medicazione deve essere rinnovata ogni giorno e trattata fino al distacco dei corpi carenti.
Debridment autolitico (di gran lunga il più veloce):
idrogel:è un gel amorfo di colore chiaro e limpido. La sua funzione è quella di idratare i tessuti necrotici e provocarne il distacco. È indicato solo se la lesione non presenta infezione e anche in caso di lesioni molto secche. Posizionare sulla lesione idrogel, chiudere con schiuma idrocellulare di poliuretano; la medicazione deve essere rinnovata in base alla produzione di essudati e trattata fino al distacco dei corpi carenti
Medicazione in idrogel conformabile:
È una medicazione in TNT in poliestere e viscosa, impregnata di idrogel amorfo E si conforma alla lesione. È indicato in caso di lesioni cavitarie con necrosi, in lesioni secche, anche con aggiunta di idrogel. Detergere la lesione, posizionare gel conformabile e chiudere con schiuma idrocellulare di poliuretano; la medicazione deve essere rinnovata in base alla produzione di essudati e trattata fino al distacco dei corpi carenti.
Microgranuli di puro Hyaff ed alginato di sodio:
È una medicazione in grado di pulire il fondo della lesione dai tessuti necrotici, fibrina, tessuti carenti, è costituito da microgranuli sterili, di colore giallo pallido, a base di alginato di sodio e Hyaff, un estere dell'acido ialuronico. Entrambi i componenti sono polisaccaridi, di origine naturale: gli alginati sono estratti dalle alghe marine e l' acido ialuronico è uno dei principali componenti della pelle umana. Una volta applicati, i granuli si trasformano in un morbido gel colloidale che si adatta alla superficie della lesione, contribuendo a creare nel microambiente della ferita, le condizioni ideali per l'attivazione dei processi riproduttivi naturali. È di facile applicazione e rimozione. E' particolarmente adatto per il trattamento di ferite secernenti e purulente: il materiale batterico e i detriti cellulari eventualmente presenti in tali ferite vengono inglobati nei granuli che, idratandosi, formano un gel. Al momento della sostituzione il materiale inglobato viene così eliminato.
I - Infezione o infiammazioneInfezione della lesione - viene definita come la presenza di microrganismi in attiva replicazione all'interno di un'ulcera, con conseguente danno all'organismo ospite. Un microrganismo patogeno può inizialmente colonizzare un'ulcera senza creare danni, ma una volta che si è verificato un aumento della carica batterica, la colonizzazione trasforma lentamente e subdolamente la ferita al punto che essa, inizialmente, anche senza comportare una estesa invasione dei tessuti, è comunque sufficiente ad inibire la guarigione dell'ulcera. Infine, con l'aumento della carica batterica, si manifesta una infezione conclamata dell'ulcera o una eventuale disseminazione sistemica (sepsi) . La diagnosi di contaminazione infezione, colonizzazione può essere effettuata con biopsia dei tessuti, oppure con tampone quantitativo.
Gli antisettici di maggior utilizzo sono:cadexomero iodico: - esiste sottoforma di pasta o di polvere. Il formato in polvere viene usato soprattutto in lesioni molto essudanti, i granuli assorbono l'essudato rilasciando in sede di lesione un continuo dosaggio di iodio pari allo 0,9% effettuando un ampio effetto battericida senza danneggiare le cellule sane, attivissimo contro i batteri Gram+ e Gram, virus, miceti, protozoi. Il prodotto non sviluppa resistenza batterica e non presenta elevata citotossicità cellulare. Il trattamento va effettuato fino a completa regressione dell'infezione e si può utilizzare una medicazione secondaria assorbente come schiuma idrocellulare di poliuretano. La medicazione deve essere rinnovata ogni giorno, detergere con fisiologica, posizionare Cadexomero iodico e chiudere con schiuma idrocellulare di poliuretano, in caso di non eccessiva produzione di essudati può essere rinnovata anche a giorni alterni.nanocristallo di argento: - ottimo antisettico di ultimissima generazione; è una medicazione a base di nanocristalli di argento depositato sulla medicazione mediante processo di vaporizzazione; è attivo verso 150 tipi di batteri Gram+, Gram-, miceti, gli ioni dell'argento agiscono bloccando il sistema respiratorio enzimatico ed alterando il DNA microbico e la parete cellulare batterica. Una volta posizionato all'interno della lesione, ha un rilascio lento di argento. può rimanere in sede anche una settimana e deve essere rinnovata in base alla produzione di essudati e solo la medicazione di contatto. Quando si usa il nanocristallo di argento, non usare fisiologiche perchè il sale disattiva l'argento, la lesione deve essere detersa con acqua distillata, posizionare il nocristallo di argento e chiudere con schiuma idrocellulare di poliuretano.clorexidina acetata: - è una medicazione a base di clorexidina acetata posizionata su una garza grassa, ad azione battericida contro Gram-, Gram+. Detergere la lesione con fisiologica, posizionare clorexidina acetata e chiudere con schiuma idrocellulare di poliuretano. La medicazione deve essere rinnovata in base alla produzione degli essudati. L'utilizzo dei antisettici sopra citati presentano attività antibatterica elevatissima, non sviluppano resistenza antibiotica e il loro utilizzo associato anche ad antibiotici somministrati per via parenterale, hanno eccellenti proprietà nella preparazione del letto della lesione. Da attuali pubblicazioni scientifiche si nota l'importanza dell'utilizzo dei disinfettanti nel letto della lesione infetta senza somministrazione di antibiotici per via sistemica, con regressione dell'infezione in terza/quarta giornata.
Sulfadiazina argentica 1% - acido ialuronico sale sodico 0,2%:Antisettico ad ampio spettro batterico, in versione crema, garza. Ottimo come antisettico, attivo contro gram-, gram+, la presenza di acido ialuronico garantisce una attiva riparazione dei tessuti.M- (MACERAZIONE SQUILIBRIO IDRICO)
La disidratazione cutanea rallenta la migrazione delle cellule epiteliali e un eccesso di liquidi causa la macerazione dei margini della ferita. In questi casi vanno applicate medicazioni che mantengono il corretto grado di umidificazione tissutale e vanno rimossi i liquidi utilizzando la compressione, la pressione negativa o altre metodiche.E- (MARGINI DELL'EPIDERMITE)
i cheratinociti che non migrano e le cellule della ferita che non rispondono agli stimoli impediscono la rimarginazione dei tessuti. Occorre pertanto assicurare la migrazione dei cheratinociti e la risposta delle cellule della ferita prendendo in considerazione terapie correttive come debridement, trapianti cutanei, prodotti biologici o terapie aggiuntive. Bisogna agire sulla lesione per gradi, favorire la rimozione dei tessuti necrotici, regressione della colonia batterica, controllo degli essudati, queste sono le prime tappe. La composizione dell'essudato delle ferite croniche, a differenza di quello delle lesioni acute, è tale da rallentare e bloccare la proliferazione di cellule chiave quali i cheratinociti, i fibroblasti e le cellule endoteliali. Gli antisettici provocano una riduzione della carica batterica, e a loro volta una notevolissima riduzione degli essudati. Una valutazione del paziente risulta fondamentale, bisogna effettuare una attenta anamnesi.
idrogel:è un gel amorfo di colore chiaro e limpido. La sua funzione è quella di idratare i tessuti necrotici e provocarne il distacco. È indicato solo se la lesione non presenta infezione e anche in caso di lesioni molto secche. Posizionare sulla lesione idrogel, chiudere con schiuma idrocellulare di poliuretano; la medicazione deve essere rinnovata in base alla produzione di essudati e trattata fino al distacco dei corpi carenti
Medicazione in idrogel conformabile:
È una medicazione in TNT in poliestere e viscosa, impregnata di idrogel amorfo E si conforma alla lesione. È indicato in caso di lesioni cavitarie con necrosi, in lesioni secche, anche con aggiunta di idrogel. Detergere la lesione, posizionare gel conformabile e chiudere con schiuma idrocellulare di poliuretano; la medicazione deve essere rinnovata in base alla produzione di essudati e trattata fino al distacco dei corpi carenti.
Microgranuli di puro Hyaff ed alginato di sodio:
È una medicazione in grado di pulire il fondo della lesione dai tessuti necrotici, fibrina, tessuti carenti, è costituito da microgranuli sterili, di colore giallo pallido, a base di alginato di sodio e Hyaff, un estere dell'acido ialuronico. Entrambi i componenti sono polisaccaridi, di origine naturale: gli alginati sono estratti dalle alghe marine e l' acido ialuronico è uno dei principali componenti della pelle umana. Una volta applicati, i granuli si trasformano in un morbido gel colloidale che si adatta alla superficie della lesione, contribuendo a creare nel microambiente della ferita, le condizioni ideali per l'attivazione dei processi riproduttivi naturali. È di facile applicazione e rimozione. E' particolarmente adatto per il trattamento di ferite secernenti e purulente: il materiale batterico e i detriti cellulari eventualmente presenti in tali ferite vengono inglobati nei granuli che, idratandosi, formano un gel. Al momento della sostituzione il materiale inglobato viene così eliminato.
I - Infezione o infiammazioneInfezione della lesione - viene definita come la presenza di microrganismi in attiva replicazione all'interno di un'ulcera, con conseguente danno all'organismo ospite. Un microrganismo patogeno può inizialmente colonizzare un'ulcera senza creare danni, ma una volta che si è verificato un aumento della carica batterica, la colonizzazione trasforma lentamente e subdolamente la ferita al punto che essa, inizialmente, anche senza comportare una estesa invasione dei tessuti, è comunque sufficiente ad inibire la guarigione dell'ulcera. Infine, con l'aumento della carica batterica, si manifesta una infezione conclamata dell'ulcera o una eventuale disseminazione sistemica (sepsi) . La diagnosi di contaminazione infezione, colonizzazione può essere effettuata con biopsia dei tessuti, oppure con tampone quantitativo.
Gli antisettici di maggior utilizzo sono:cadexomero iodico: - esiste sottoforma di pasta o di polvere. Il formato in polvere viene usato soprattutto in lesioni molto essudanti, i granuli assorbono l'essudato rilasciando in sede di lesione un continuo dosaggio di iodio pari allo 0,9% effettuando un ampio effetto battericida senza danneggiare le cellule sane, attivissimo contro i batteri Gram+ e Gram, virus, miceti, protozoi. Il prodotto non sviluppa resistenza batterica e non presenta elevata citotossicità cellulare. Il trattamento va effettuato fino a completa regressione dell'infezione e si può utilizzare una medicazione secondaria assorbente come schiuma idrocellulare di poliuretano. La medicazione deve essere rinnovata ogni giorno, detergere con fisiologica, posizionare Cadexomero iodico e chiudere con schiuma idrocellulare di poliuretano, in caso di non eccessiva produzione di essudati può essere rinnovata anche a giorni alterni.nanocristallo di argento: - ottimo antisettico di ultimissima generazione; è una medicazione a base di nanocristalli di argento depositato sulla medicazione mediante processo di vaporizzazione; è attivo verso 150 tipi di batteri Gram+, Gram-, miceti, gli ioni dell'argento agiscono bloccando il sistema respiratorio enzimatico ed alterando il DNA microbico e la parete cellulare batterica. Una volta posizionato all'interno della lesione, ha un rilascio lento di argento. può rimanere in sede anche una settimana e deve essere rinnovata in base alla produzione di essudati e solo la medicazione di contatto. Quando si usa il nanocristallo di argento, non usare fisiologiche perchè il sale disattiva l'argento, la lesione deve essere detersa con acqua distillata, posizionare il nocristallo di argento e chiudere con schiuma idrocellulare di poliuretano.clorexidina acetata: - è una medicazione a base di clorexidina acetata posizionata su una garza grassa, ad azione battericida contro Gram-, Gram+. Detergere la lesione con fisiologica, posizionare clorexidina acetata e chiudere con schiuma idrocellulare di poliuretano. La medicazione deve essere rinnovata in base alla produzione degli essudati. L'utilizzo dei antisettici sopra citati presentano attività antibatterica elevatissima, non sviluppano resistenza antibiotica e il loro utilizzo associato anche ad antibiotici somministrati per via parenterale, hanno eccellenti proprietà nella preparazione del letto della lesione. Da attuali pubblicazioni scientifiche si nota l'importanza dell'utilizzo dei disinfettanti nel letto della lesione infetta senza somministrazione di antibiotici per via sistemica, con regressione dell'infezione in terza/quarta giornata.
Sulfadiazina argentica 1% - acido ialuronico sale sodico 0,2%:Antisettico ad ampio spettro batterico, in versione crema, garza. Ottimo come antisettico, attivo contro gram-, gram+, la presenza di acido ialuronico garantisce una attiva riparazione dei tessuti.M- (MACERAZIONE SQUILIBRIO IDRICO)
La disidratazione cutanea rallenta la migrazione delle cellule epiteliali e un eccesso di liquidi causa la macerazione dei margini della ferita. In questi casi vanno applicate medicazioni che mantengono il corretto grado di umidificazione tissutale e vanno rimossi i liquidi utilizzando la compressione, la pressione negativa o altre metodiche.E- (MARGINI DELL'EPIDERMITE)
i cheratinociti che non migrano e le cellule della ferita che non rispondono agli stimoli impediscono la rimarginazione dei tessuti. Occorre pertanto assicurare la migrazione dei cheratinociti e la risposta delle cellule della ferita prendendo in considerazione terapie correttive come debridement, trapianti cutanei, prodotti biologici o terapie aggiuntive. Bisogna agire sulla lesione per gradi, favorire la rimozione dei tessuti necrotici, regressione della colonia batterica, controllo degli essudati, queste sono le prime tappe. La composizione dell'essudato delle ferite croniche, a differenza di quello delle lesioni acute, è tale da rallentare e bloccare la proliferazione di cellule chiave quali i cheratinociti, i fibroblasti e le cellule endoteliali. Gli antisettici provocano una riduzione della carica batterica, e a loro volta una notevolissima riduzione degli essudati. Una valutazione del paziente risulta fondamentale, bisogna effettuare una attenta anamnesi.
Classificazione e Trattamento delle lesioni
Classificazione delle lesioni secondo il National Pressure Ulcere Advisor PanelSTADIO 1:
Eritema stabile della pelle non reversibile alla digitopressione; il segnale preannuncia l'ulcerazione della pelle.
TRATTAMENTO:1) Posizionare materassino ad aria del tipo dinamico;
2) Se il paziente presenta incontinenza alle urine, posizionare nell'uomo; (catetere esterno CONDOM), se non riesce a mantenere in sede il catetere esterno, passare al catetere a permanenza, a silicone;
3) Medicazione del tipo avanzato, in lesione di primo stadio;
4) Irrigare la lesione con fisiologica;
5) tamponare con garze sterili in T.N.T.;
6) Posizionare idrocolloide da dimensioni ideali da rimuovere ogni 3\4 giorni, in base alla permanenza.STADIO 2:
Ferita a spessore parziale che coinvolge l'epidermide e/o il derma. L'ulcera è superficiale e si preannuncia clinicamente come un'abrasione, una vescica o una leggera cavità.
TRATTAMENTO:
1) In caso d'infezione, colonizzazione, contaminazione, detergere con acqua distillata;
2) Tamponare con garze sterili in T.N.T (tessuto non tessuto);
3)Posizionare argento in nanocristalli, antisepsi con clorexidina acetata in garze, OPPURE iodiopovidone, acido ialuronico sale sodico 0,2% e sulfadiazina argentica1%;
4) Chiudere con medicazione secondaria in poliuretano;
5) Lasciare in sede argento in nanocristalli PER 3\4 GIORNI,RINNOVARE SOLO la medicazione secondaria, INVECE la clorexidina GARZE, cadexomero iodico polvere,acido ialuronico sulfadiazina argentina 1% ,rinnovare ogni giorno;
6) Interrompere il trattamento dopo la regressione dell'infezione;
7) In caso d'assenza d'infezione, irrigare con fisiologica;
8) Tamponare con garze sterili in T.N.T.; posizionare idrocolloide dimensione ideale, medicazione da rinnovare 1 volta ogni 2\3 giorni, in base alla permanenza in sede.
Classificazione delle lesioni secondo il National Pressure Ulcere Advisor PanelSTADIO 1:
Eritema stabile della pelle non reversibile alla digitopressione; il segnale preannuncia l'ulcerazione della pelle.
TRATTAMENTO:1) Posizionare materassino ad aria del tipo dinamico;
2) Se il paziente presenta incontinenza alle urine, posizionare nell'uomo; (catetere esterno CONDOM), se non riesce a mantenere in sede il catetere esterno, passare al catetere a permanenza, a silicone;
3) Medicazione del tipo avanzato, in lesione di primo stadio;
4) Irrigare la lesione con fisiologica;
5) tamponare con garze sterili in T.N.T.;
6) Posizionare idrocolloide da dimensioni ideali da rimuovere ogni 3\4 giorni, in base alla permanenza.STADIO 2:
Ferita a spessore parziale che coinvolge l'epidermide e/o il derma. L'ulcera è superficiale e si preannuncia clinicamente come un'abrasione, una vescica o una leggera cavità.
TRATTAMENTO:
1) In caso d'infezione, colonizzazione, contaminazione, detergere con acqua distillata;
2) Tamponare con garze sterili in T.N.T (tessuto non tessuto);
3)Posizionare argento in nanocristalli, antisepsi con clorexidina acetata in garze, OPPURE iodiopovidone, acido ialuronico sale sodico 0,2% e sulfadiazina argentica1%;
4) Chiudere con medicazione secondaria in poliuretano;
5) Lasciare in sede argento in nanocristalli PER 3\4 GIORNI,RINNOVARE SOLO la medicazione secondaria, INVECE la clorexidina GARZE, cadexomero iodico polvere,acido ialuronico sulfadiazina argentina 1% ,rinnovare ogni giorno;
6) Interrompere il trattamento dopo la regressione dell'infezione;
7) In caso d'assenza d'infezione, irrigare con fisiologica;
8) Tamponare con garze sterili in T.N.T.; posizionare idrocolloide dimensione ideale, medicazione da rinnovare 1 volta ogni 2\3 giorni, in base alla permanenza in sede.
STADIO 3:Ferita a tutto spessore che implica danno o necrosi del tessuto sottocutaneo e che si può estendere fino alla fascia sottostante, ma senza attraversarla. L'ulcera si presenta clinicamente come una profonda cavità che può o non può essere sottominata.
TRATTAMENTO:
1)In caso d'infezione, colonizzazione, contaminazione. detergere con acqua distillata;
2) Dopo aver ottenuto la regressione dell'infezione, irrigare con fisiologica;
3) Tamponare con garze sterili in T.N.T.;
4) Se la lesione presenta tessuto necrotico, oppure fibrina, posizionare idrogel, in lesione molto cavitarie utilizzare anche gel conformabile;
5) Chiudere con medicazione schiuma idrocellulare di poliuretano, medicazione da rinnovare ogni 3\4 giorni. Da valutare gli essudati;
6) Irrigare con fisiologica;
7) Chiudere con medicazione schiuma idrocellulare di poliuretano.
TRATTAMENTO:
1)In caso d'infezione, colonizzazione, contaminazione. detergere con acqua distillata;
2) Dopo aver ottenuto la regressione dell'infezione, irrigare con fisiologica;
3) Tamponare con garze sterili in T.N.T.;
4) Se la lesione presenta tessuto necrotico, oppure fibrina, posizionare idrogel, in lesione molto cavitarie utilizzare anche gel conformabile;
5) Chiudere con medicazione schiuma idrocellulare di poliuretano, medicazione da rinnovare ogni 3\4 giorni. Da valutare gli essudati;
6) Irrigare con fisiologica;
7) Chiudere con medicazione schiuma idrocellulare di poliuretano.
Rinnovo della medicazione ogni 4\5 giorni IN BASE ALLA PRODUZIONE DI ESSUDATI.
STADIO 4:Ferita a tutto spessore con estesa distruzione dei tessuti necrosi o danno ai muscoli, ossa o strutture di supporto (es. tendini, capsula articolare, ecc).
TRATTAMENTO:1)In caso d'infezione, colonizzazione, contaminazione. detergere con acqua distillata;
2) Dopo aver ottenuto regressione dell'infezione, della fibrina, necrosi;
3) Irrigare con fisiologica;
4) Se la lesione non è molto essudante, non si nota infezione, necrosi, fibrina, dopo aver ottenuto un'ottima preparazione del letto della lesione;
5) Detergere con fisiologica;
6) Tamponare con garza sterile;
7) Posizionare all'interno schiuma idrocellulare in poliuretano cavitaria;
8) Come medicazione secondaria può essere utilizzata la schiuma idrocellulare in poliuretano;
9) Rinnovare la medicazione ogni 4\5 giorni. Sempre in base alla produzione d'essudati.
STADIO 4:Ferita a tutto spessore con estesa distruzione dei tessuti necrosi o danno ai muscoli, ossa o strutture di supporto (es. tendini, capsula articolare, ecc).
TRATTAMENTO:1)In caso d'infezione, colonizzazione, contaminazione. detergere con acqua distillata;
2) Dopo aver ottenuto regressione dell'infezione, della fibrina, necrosi;
3) Irrigare con fisiologica;
4) Se la lesione non è molto essudante, non si nota infezione, necrosi, fibrina, dopo aver ottenuto un'ottima preparazione del letto della lesione;
5) Detergere con fisiologica;
6) Tamponare con garza sterile;
7) Posizionare all'interno schiuma idrocellulare in poliuretano cavitaria;
8) Come medicazione secondaria può essere utilizzata la schiuma idrocellulare in poliuretano;
9) Rinnovare la medicazione ogni 4\5 giorni. Sempre in base alla produzione d'essudati.