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Lo scopo di questo blog è far conoscere al pubblico, ai pazienti ed ai colleghi interessati, l’attività della Rianimazione dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, ASL NA 3 SUD; offrendo loro la possibilità di conoscere risorse infermieristiche ed esperienze facili ed utili da fruire.
Protocollo Nutrizione Parenterale Totale (NPT)
Somministrazione per via endovenosa, tramite un catetere venoso centrale (CVC), di un'infusione contenente glucosio, aminoacidi, lipidi, elettroliti, vitamine, oligoelementi, in quantità sufficienti a soddisfare le richieste energetiche dell'organismo, controllare il catabolismo, prevenire o correggere la malnutrizione e le sue complicanze. Indicata solo se la nutrizione enterale (NE) anche parziale non è attuabile.
MATERIALI
  • Sacche preconfezionate (sacche binarie,ternarie)
  • Deflussore per pompa volumetrica.
  • Pompa volumetrica.
  • Filtro antibatterico
  • Garze sterili, disinfettante per la connessione al rubinetto del lume CVC.

RACCOMANDAZIONI
Controllare che la sacca corrisponda alla prescrizione medica. Controllare l'integrità della sacca, la limpidezza del contenuto, l’eventuale esposizione a luce e a fonti di calore. Scartare soluzioni torbide e/o manomesse. Controllare se presenti precipitati prima e durante l'infusione: l'aggiunta eventuale di elettroliti (calcio, fosforo) può portare alla formazione di precipitati. Lavarsi accuratamente le mani. Connettere la sacca al deflussore. Collegare la sacca nutrizionale col deflussore alla pompa volumetrica. La sacca nutrizionale deve essere collegata ad una via del CVC dedicata e in cui non deve essere somministrato altro (farmaci ecc.). Il rischio di infezione della via e quindi del CVC è correlato direttamente al numero delle manipolazioni. Disinfettare accuratamente il rubinetto (se non si usa conservarlo in maniera sterile). Connettere il set d'infusione in maniera sterile al CVC. Impostare la velocità d'infusione (ml/h) ed il volume da somministrare. Controllare l'andamento dell'infusione ed eventuali modificazioni. Il deflussore deve essere sostituito con la sacca.

Gestione del CVC. PROTOCOLLO
La nutrizione parenterale totale viene aggiornata quotidianamente dal medico di guardia di terapia intensiva, dopo il controllo degli esami ematochimici e degli EAB e successivamente stampata e preparata in modo tale da iniziarne l’infusione alle ore 18, come stabilito dai nostri protocolli di lavoro. La velocità d’infusione ne permetterà una durata di 24h. utilizzando sacche per nutrizione gia confezionate fornite dalla farmacia, a queste sacche ci potrà essere l’aggiunta di oligoelementi, in base al fabbisogno del paziente, questo per evitare errori e contaminazioni nella preparazione della TPN, deve avvenire in assoluta asepsi. Procedimento di miscelazione dei componenti all’interno della sacca: a) Elettroliti, vitamine, oligoelementi vanno diluiti per primi nei flaconi di glucosio e aminoacidi e fatti defluire nella saccab) per ultimi si introducono i lipidi, per evidenziare eventuali precipitati. Le soluzioni di potassio fosfato (KPO4), calcio gluconato e altre vanno somministrate extrasacca per evitare precipitati. Nelle sacche così preparate verrà scritto:a) nome e cognome del paziente b) data c) velocità infusionale (ml/h) d) volume totalee) firma dell’infermiere che l’ha preparata. In alcuni casi può succedere, che la prescrizione del medico, secondo il fabbisogno nutrizionale del paziente, sia inferiore al contenuto della sacca, per evitare eventuale contaminazione della sacca, aumentare proporzonalmente il contenuto degli oligoelementi da aggiungere alla sacca, ad impostare la velocità di infusione riferito al contenuto da infondere. In alcuni casi, le Miscele Parenterali vengono preparate dal personale infermieristico che deve avere a disposizione:

  • Sacche in e.v.a.(etilvinilacetato); impediscono l’adesione dell’insulina alle pareti, il formarsi di composti tossici, riducono i rischi settici, comportano una minore spesa.
  • Siringa da 50 ml – per aspirare le soluzioni.
  • Siringa da 10 ml – per aspirare le vitamine o i complessi polivitaminici.
  • Fiale di elettroliti e di vitamine.
  • Flaconi di soluzioni nutritive (carboidrati, lipidi, aminiacidi) e di soluzioni idroelettrolitiche.

Alla fine della preparazione, la sacca verrà coperta con un sacco nero per proteggere le vitamine foto sensibili. Nursing del pz durante l’infusione della TPN:• Sostegno psicologico a) se il pz è cosciente spiegare perche’ non puo’ alimentarsi per os. e che gli verra’ garantito l’apporto nutrizionale che necessita. • Monitoraggio biochimico - equilibrio idroelettroliticoa) osmolarità ematicab) osmolarità urinariac) fenomeni di intolleranza (reazioni anafilattiche o anafilattoidi)• Assistenza tecnicaa) controllare la pervietà del catetere venosob) pulire le pompe infusionali che potrebbero danneggiarsi al contatto ripetuto con le soluzionic) controllare i deflussori e prolunghe e sostituirle ogni 24hd) medicare il punto di inserzione del catetere venoso. La Nutrizione parenterale totale ciclica è in genere notturna ed è riservata ai pz domiciliari. L’assistenza è uguale, l’unica differenza è che alla fine della somministrazione, il catetere venoso deve essere lavato con soluzione fisiologica eparinata per evitare l’occlusione del lume. E’ importante sia per quanto concerne la terapia parenterale totale continua che ciclica controllare il punto di inserzione del catetere venoso. Segni di infezione nel sito del catetere venoso centrale: a) arrossamentob) calore c) edema d) presenza di materiale purulento. La medicazione del sito d’accesso del catetere venoso deve essere fatta giornalmente con l’ausilio di disinfettante e garze sterili.In assenza di segni d'infezione, il catetere verrà sostituito ogni 30 gg., eseguendo l’esame microbiologico della punta.
Prevenzione e rilevazione delle complicanze
· Alterazioni metaboliche e dell’equilibrio idroelettrolitico Ipoglicemia cause:

  • inadeguata somministrazione d'insulina,
  • da apporto glucidico insufficiente,
  • da sospensione o riduzione brusca della NPT.
  • Interventi:
  • Rilevare i parametri vitali, valutare lo stato di coscienza,
  • sudorazione, astenia, senso di fame, tremori, agitazione.
  • Controllare la glicemia
    Iperglicemia cause:
  • da eccessivo apporto di glucosio,insufficiente apporto d'insulina.
    Interventi:
  • Rilevare i parametri vitali, controllare se presente, poliuria, alito acetonico, confusione, letargia.
  • Controllare glicemia o glicosuria.


Iperidratazione cause: apporto eccessivo di liquidi, scompenso cardiaco, epatopatie, etc.

  • eseguire sempre un accurato bilancio dei liquidi,
  • rilevare i parametri vitali e la Pressione venosa centrale.,
  • esame obiettivo (distensione delle giugulari, rantoli,ipertensione) riferire al medico.
    Infezione : cause: Infezione del lume e/o del punto di inserzione, contaminazione delle soluzioni infusionali (rara)
  • Interventi: Rispettare rigorosamente le norme d'asepsi ad ogni cambio di sacca e dei deflussori.
  • Rilevare se presente febbre, brividi, tachicardia, se il punto d'inserzione del CVC è arrossato o se sono presenti secrezioni. Medicare secondo necessità.
  • In caso di febbre o sintomi tipici d’infezione eseguire emocolture seriate dal CVC e da vena periferica