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Lo scopo di questo blog è far conoscere al pubblico, ai pazienti ed ai colleghi interessati, l’attività della Rianimazione dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, ASL NA 3 SUD; offrendo loro la possibilità di conoscere risorse infermieristiche ed esperienze facili ed utili da fruire.
PROTOCCOLLO MANUTENZIONE E DISINFEZIONE ENDOSCOPI

PREMESSA
Negli anni le procedure endoscopiche e microinvasive hanno registrato un progressivo incremento in termini di numero e di complessità, con l’inserimento delle tecniche endoscopiche in settori come la chirurgia e branche specialistiche. Gli strumenti e le attrezzature per lo più riutilizzabili e gli accessori quando multiuso, pongono all’Igiene Ospedaliera molteplici e variate problematiche di sicurezza sia per il paziente che per l’operatore sanitario. I principali rischi che si evidenziano sono di tipo infettivo, di tipo chimico e di tipo elettrico a tutela dei quali risulta ineludibile l’esplicazione di modalità operative integrate e condivise tra gli operatori che intervengono a vario titolo sul ciclo di ricondizionamento degli strumenti dopo l’uso. Le responsabilità nell’ambito delle rispettive funzioni professionali sono attribuite al personale infermieristico e al medico utilizzatore.
 L’infermiere ha la responsabilità dell’esecuzione di decontaminazione, pulizia e disinfezione delle attrezzature.
 Il Coordinatore Infermieristico dell’unità operativa ha responsabilità della verifica sulla corretta applicazione della procedura.
 Il medico che utilizza l’endoscopio, prima dell’esecuzione dell’esame è tenuto a controllare che lo strumento sia visibilmente trattato e/o confezionato.
PUÒ ESSERE SUFFICIENTE UNA DISINFEZIONE DI ALTO LIVELLO
Laparoscopi Laringoscopio Tutti gli endoscopi se usati sul campo operatorio Pinze bioptiche Broncoscopio Gastroscopio Cistoscopio Sonda trans-esofagea
FASI PER IL RICONDIZIONAMENTO DEGLI STRUMENTI ENDOSCOPICI
a) Disconnessione dello strumento
b) Controllo dello strumento
c) Decontaminazione
d) Smontaggio dello strumento
e) Pulizia e risciacquo
f) Disinfezione o sterilizzazione con Adaspor
g) Asciugatura
h) Stoccaggio
DISCONNESSIONE E DECONTAMINAZIONE
La decontaminazione è una misura di sicurezza di tipo collettivo e deve essere effettuata prima del lavaggio mediante immersione “in idoneo mezzo” come previsto dal D.Lgs n.626/94 e ancor prima in base al Decreto del Ministero della Sanità del 28 settembre 1990, art. 2 che stabiliva: “I presidi riutilizzabili devono, dopo l’uso, essere immediatamente immersi in un disinfettante chimico di riconosciuta efficacia sull’HIV prima delle operazioni di smontaggio o pulizia da effettuare come preparazione per la sterilizzazione”.
Descrizione della procedura
1. Indossare i dispositivi di protezione individuale.
2. Immediatamente dopo l’esecuzione dell’esame endoscopico, quando lo strumento è ancora collegato alla “torre endoscopica”, al fine di rimuovere i residui organici dai canali bioptici dello strumento, procedere al lavaggio mediante aspirazione e insufflazione di acqua e antisettico.
3. Staccare lo strumento dalla “torre endoscopica”, decontaminare esternamente lo strumento con una garza imbibita di alcool a 70°.
4. Trasportare lo strumento ed il materiale multiuso correlato dall’area di utilizzo all’area di trattamento (area sporca) con l’ausilio di contenitori in modo tale da evitare l’eventuale contatto con personale o dell’ambiente circostante.
5. Separare immediatamente le parti riutilizzabili dai presidi monouso subito dopo l’esecuzione dell’esame/intervento. Le parti monouso verranno immediatamente allontanate nei contenitori dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo.
6. Controllare lo strumento: prima di effettuare la pulizia dell’endoscopio verificare, mediante ispezione visiva, che non abbia subito danni durante l’utilizzo rottura, lesione o malfunzionamento di qualche componente dello strumento, inviarlo in riparazione.
7. Immergere gli strumenti in una soluzione disinfettante (Biofarm ferri) per 10 minuti
8. Rimuovere le valvole di aspirazione, insufflazione e del canale bioptico, inserire i vari adattatori previsti dalla casa costruttrice ed irrorare con il disinfettante i canali operativi e non.
9. Risciacquare con acqua corrente ed avviare al lavaggio /disinfezione / sterilizzazione. (immersione per 12 minuti nell’Adaspor).
N.B.
1. E’ tassativo che materiali le cui caratteristiche tecniche impongono uno smontaggio o manipolazione, debbano essere sottoposti a decontaminazione chimica manuale prima di qualsiasi manipolazione.
2. Gli strumenti vanno trattati tempestivamente dopo l’uso in quanto se vengono lasciati asciutti per un lungo periodo, i residui possono seccarsi nello strumento determinando incrostazioni fino all’occlusione del lume e danno agli strumenti stessi.
3. Se gli strumenti vengono lasciati immersi in liquidi per un lungo periodo, le guarnizioni dello strumento possono deteriorarsi.
4. Gli strumenti non vanno mai immersi in soluzione fisiologica.
5. Gli strumenti devono essere avviati al lavaggio entro e non oltre un’ora dalla decontaminazione.
6. Il lavaggio deve sempre essere effettuato con acqua fredda.
LAVAGGIO
Il lavaggio ha lo scopo di rimuovere i residui di sostanze organiche e inorganiche ed i microrganismi. Il risultato di una buona azione di detersione porta ad una riduzione quali quantitativa della contaminazione microbica, che è il prerequisito per il successo della disinfezione e della sterilizzazione dello strumento.
Lavaggio manuale
1. Indossare i dispositivi di protezione individuale.
2. Immergere per il tempo previsto tutte le parti smontate in una soluzione detergente a base enzimatica (Biofarm ferri) rispettando rigorosamente le indicazioni del fabbricante relative a concentrazione, temperatura e tempo d’azione.
3. Pulire il canale bioptico con specifico scovolino passando per tre volte all’interno e pulendo ogni volta lo scovolino prima di reinserirlo nel canale.
4. Irrorare i canali con acqua e detergente enzimatico (Aniosyme DDI) utilizzando una siringa da 50cc adeguata per garantire un buon flusso per 10 – 15 secondi, ciò al fine di eliminare eventuali residui biologici refluiti all’interno; collegare l’eventuale raccordo ad Y fornito dalla casa produttrice (ricordare che questo è multiuso e deve essere trattato come l’endoscopio).
5. Spazzolare puntale e sbocco dei canali.
6. Detergere ogni valvola;
7. Passare con una garza imbevuta di detergente enzimatico sullo strumento nella sua parte esterna;
8. Eseguire le precedenti manovre, fino a che i residui siano stati completamente rimossi.
9. Risciacquare tutti i canali, l’endoscopio, le valvole ed ogni parte smontabile dello strumento con abbondante acqua corrente per rimuovere ogni traccia di detergente come descritto al punto 4.
10. Utilizzare per le operazioni di risciacquo l’acqua deionizzata (distillata) ogniqualvolta la casa produttrice dello strumento lo raccomandi.
11. Lasciare sgocciolare tutti i componenti onde evitare diluizioni successive del disinfettante.
12. Pulire impugnatura e manopole non immergibili con alcool 70° ed asciugare con un panno.
Stoccaggio
Se l’endoscopio non viene immediatamente riutilizzato è necessario procedere alla corretta conservazione dello strumento negli appositi armadi, in posizione verticale, dopo aver provveduto all’instillazione di alcool a 70° nei canali interni. Quando si deve utilizzare l’apparecchio per una procedura asettica (broncoscopia) procedere come descritto al punto 9 della sezione descrizione della procedura.